Questo edificio, insieme alla vicina chiesa di S. Pietro in Vincoli, è il più pregevole del comune e della zona, viene comunemente detto Castello, e si trova in un bellissimo parco, che ospita rare piante ornamentali. Purtroppo non è visitabile, anche se lungo la via pedonale che costeggia la villa e raggiunge la chiesa di S. Pietro in Vincoli, ne è possibile una parziale visione dall'esterno. In origine era una casa di caccia, edificata dai conti Piccone, signori della Val Perosa, che ad inizio '700, modificarono una più antica cassaforte medioevale, di cui rimane solo una vecchia torre, ricostruita parzialmente e situata nel parco. Come la vicina chiesa di S. Pietro in Vincoli, la villa è in stile barocco, risalente alla stessa epoca, ed attribuite entrambe all'architetto Filippo Juvarra, o ad un suo allievo, celebre architetto vissuto alla corte di Vittorio Amedeo II. La villa cambiò numerosi proprietari nei suoi trecento anni di storia: nel 1758 passò, con i suoi terreni, ai Gamba di Maretto, poi ai Turinetti di Priero, ed infine agli Agnelli. Non esistono fonti certe sull'arrivo esatto degli Agnelli, ricchi commercianti di gelso e meli, a Villar Perosa, il primo documento ufficiale di acquisto è del 1853, ma su alcuni atti risulta che la famiglia, proveniente da Racconigi, arrivò a Villar alcuni anni prima, affittando villa e terreni limitrofi, per l'attività agricola, ed in seguito, nel 1906, fondando la Riv. Nella villa nacque, nel 1866, il Senatore Giovanni Agnelli, futuro fondatore della Fiat, e vi soggiornò il re Carlo Alberto III, durante le sue battute di caccia nella zona.
La facciata dell'edificio ricorda il castello di Madama Reale a Torino, ed è stato mantenuto tale fino ad oggi, nonostante alcuni interventi di ampliamento e restauro, oltre ai danni provocati dal bombardamento del 1944. All'interno della villa sono raccolte numerose preziosità, tra cui una famosa galleria cinese.
L'enorme parco è un altro elemento che contraddistingue la tenuta: col tempo è stato sempre ampliato, soprattutto su volere delle donne della famiglia Agnelli, nel corso degli anni, ogni generazione ha lasciato un segno nel giardino, e le varie parti sono state mantenute intatte ancora oggi, che continua ad essere punto di svago e ritrovo per la più illustre famiglia italiana.
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