Parliamo di Oberderdingen

PARLIAMO DI OBERDERDINGEN

Fonte di Martin Gottle

Oberderdingen con le sue borgate Flehingen e Großvillars è situato nel sud-ovest della Germania, nel Baden-Württemberg, vicino a Karlsruhe. Il comune ha circa 10.000 abitanti. Dopo 20 anni l'industria non sostiene solo la vita a Oberderdingen ma anche nei comuni vicini. La viticoltura è effettuata sui circa 100 ettari, per la maggior parte come secondo lavoro... Oberderdingen ha un passato medioevale. Questo si può vedere ancora oggi nel 'Amthof' con il suo municipio, la chiesa, il torchio e il muro di cinta. A Flehingen, c'è un castello antico, che è oggi un collegio per le discipline pedagogiche.

Großvillars,la più piccola borgata,ha circa 930 abitanti. Nel luglio del 1999 gli abitanti hanno festeggiato: trecento anni di presenza valdese in Germania ed il 300° anniversario della loro fondazione,gli antenati dei valdesi erano originari della Val Chisone,da dove vennero banditi nel 1698. 361 abitanti di Villar Perosa fondarono un nuovo villaggio,vicino ad Oberderdingen,con lo stesso nome del loro luogo d'origine "Communauté de Villars". Il 4 settembre 1699 il duca del Würrtemberg, Eberhard Ludwig, emanò l'editto col quale i valdesi furono accolti nel suo ducato. L'editto offriva ai valdesi la possibilità di mantenere la propia identità religiosa ed ecclesiastica.Le prime case erano delle baracche.Nel 1703 quasi tutte le case bruciarano completamente. Il duca comandà che tutte le case dovevano essere costruite in pietra.

Nel 1704 Communauté de Villars ricevette il nome di "Großvillars",perché i tedeschi potessero pronunciarlo meglio.

Allora c'erano 58 cognomi di famiglia, oggi ci sono ancora: Armigeon, Baral, Blanc, Bouc, Clapier, Combe, Gilly, Goutier, Jourdan, Rostan, Servay, Talmon, Vincon.

Nel 1720 vennero i tedeschi a Großvillars. Il duca disse che in ogni borgata vi doveva vivere e lavorare almeno un barbiere,un fabbricante di carri ed un fabbro. Ma i valdesi non praticavano queste professioni.

L'insegnamento scolastico ed anche il culto vennero tenuti nella lingua francese fino al 1825,ma i valdesi non parlavano bene questa lingua. Loro parlavano il "Patois".

Nel 1966 per la prima volta un pastore con alcuni giovani andarono a Villar Perosa. Loro furono accolti di cuore e ristorati dal Pastor Enrico Geymet. Da allora gli abitanti di Großvillars sono stati alcune volte nel Val Chisone e nel Val Pellice per cercare le vestigia dei loro antenati. A Großvillars ci sono la chiesa, la casa parrocchiale, il municipio, la scuola elementare e la caserma dei pompieri.

Passiamo le nostre ore libere nel circolo sportivo, nel coro della parrocchia e nel foro civico che sta restaurando una struttura antica nella quale sarà inaugurato un museo valdese di Großvillars e Villar Perosa.Vogliamo anche migliorare i contatti col nostro vecchio paese Villar Perosa nonostante le lingue diverse. Abbiamo già una strada, che si chiama "Villar Perosa" a Großvillars.

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