La vita possibile

Descrizione

Cinema Nuovo

Una finestra sulle valli

 

venerdì 07 ottobre (orario: 21.00 spettacolo unico)

sabato 08 ottobre (orario: 18.30 - 21.00)

domenica 09 ottobre (orario: 18.30 – 21.00)

 

ingresso € 6,50

(€ 5,00 per i soci Vertigo)

 

La vita possibile

 

un film di

 

Ivano De Matteo

 

con

Margherita Buy, Valeria Golino, Andrea Pittorino, Caterina Shulha, Bruno Todeschini

 

Italia, 2016

 

durata 100’

 

 

 

 

 

 

 

 

In fuga da un marito violento, Anna e il figlio Valerio lasciano Roma e sono accolti a Torino in casa di Carla, attrice di teatro e amica di Anna di vecchia data. I due cercano di adattarsi alla nuova vita tra tante difficoltà e incomprensioni, ma l’aiuto di Carla, disordinata e vivace, e quello inaspettato di Mathieu, un ristoratore francese ex calciatore di successo che vive nel quartiere, faranno trovare loro la forza per ricominciare…

 

Un film “sulla violenza di un uomo, sull’amicizia tra due donne, sull’amore di un ragazzo”. Le parole di Ivano De Matteo riassumono con precisione la progressione narrativa de La vita possibile, che si apre con una sequenza di aggressione domestica nei confronti di una madre (interpretata da Margherita Buy), sotto gli occhi del figlio, ma che poi racconta del legame solidale tra la stessa donna e l’amica torinese (Valeria Golino) concentrandosi infine, facendone il vero fulcro della pellicola, sull’affettività lacerata dell’inquieto tredicenne.

La vita possibile intende lodevolmente denunciare la violenza sulle donne tra le mura di casa affrontando il “dopo” di un simile, traumatico evento, senza imporre allo spettatore livori, rancori o strascichi di carte bollate, riversando ferite e dolori nel frastagliato orizzonte relazionale di un adolescente. Abbandonandolo a se stesso, al pari di tanti altri coetanei mostrati di recente al cinema, mettendo dunque via via “fuori fuoco” lo scottante tema di partenza.

Il percorso di recupero psicologico ed esistenziale di Valerio, sintetizzato fin dal titolo del film, si abbina al lavoro su se stessi operato dai personaggi secondari (la Golino soprattutto), che fungono da completamento emotivo dei due protagonisti grazie alla loro spinta propositiva, al loro spirito di riscatto dall’esclusione sociale e sentimentale di cui patiscono. Le quattro solitudini accostate le une alle altre (la madre, il figlio, l’amica e il ristoratore) si aprono alla speranza nel finale del film, dando all’intera vicenda una coloritura più rosea rispetto ai film precedenti del regista romano, La bella gente, Gli equilibristi, I nostri ragazzi, certamente più duri e “senza sconti” nel descrivere il disagio di adulti e adolescenti.

La sceneggiatura di De Matteo e Valentina Ferlan ricerca atmosfere sospese, concedendosi pause forse eccessive ma che permettono allo spettatore di osservare ambienti e luoghi di una suggestiva Torino autunnale. La vita possibile»è infatti stato girato sotto la Mole: la casa dei protagonisti è in via Borgo Dora, e tutto il quartiere circostante costituisce il cuore delle location torinesi. La macchina da presa è stata piazzata anche ai Giardini Reali, alla stazione di Porta Susa, in Galleria Subalpina, al Museo del cinema, al Campus Einaudi e in molti altri punti della città.

Squarci e sguardi accoglienti, capaci, sullo schermo, di temperare le ferite dell’anima e di far fare, ai personaggi del film, i giusti passi verso la riconciliazione. “La vita possibile esiste”, sono ancora le parole di Ivano De Matteo, “ribellarsi è necessario e alle volte è anche un dovere. Anna e Valerio lo sanno, sono convinti di poter tornare a vivere. E lo vogliono con tutta la loro forza”.

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